i disturbi caratteristici del nervo acustico

Il nervo acustico in realtà è composto da due nervi:

1)Nervo cocleare(dell'udito)

2) Nervo vestibolare (dell'equilibrio)

NERVO COCLEARE:

E' un nervo sensoriale .Le vibrazioni dell'aria sono amplificate dal timpano e dalla catena degli ossicini(staffa,incudine e martello) che arricvano alla chiocciola situata nel labirinto.Si tratta di una formazione membranosa in forma di spirale nella quale è situato l'organo recettore(organo del Corti) fatto di cellule ciliate sensibili alle vibrazioni.

Il nervo uditivo origina nella chiocciola e i corpi cellulari sono racchiusi nel ganglio del golgi.La proiezione corticale della via acustica avviene nella parte superiore dei due lobi temporali.


Lo studio della funzionalità del nervo acustico è semplice e si avvale di:

1) voce sussurrata

2) dal rumore della sveglia

3) del rumore del diaphason

4) dalla vibrazione che il diaphason tramette direttamente all'osso nello studio della trasmissione sonora.

In tal modo riusciamo a distinguere:

a) La sordità di trasmissione dove si ricercano lesioni dell'orecchio medio che evidenzia una conduzione di trasmissione migliore di quella aerea.

b)La sordità di percezione (per le lesioni dell'apparato sensoriale o del nervo) dove la conduzione ossea ed aerea sono alterate.

Principali cause di sordità.


Sordità di trasmissione.

— Si tratta di lesioni dell'orecchio esterno e medio (timpano, ossicini). Le cause infettive (otiti) sono le più frequenti.


Sordità di percezione:


— a livello dell'orecchio: traumatisrni, mastoiditi, vertigine di Meniere, presbiacusie senili;
— a livello del nervo; il neurinoma dell'acustico è la preoccupazione diagnostica maggiore. Bisogna pensare sempre alle nevriti da farmaci (streptomicina, kanamicina) ed alle meningiti croniche (infettive neoplastiche).


Sordità miste: l'otospongiosi è la più frequente.
Le sordità centrali sono rarissime: per lesioni bilaterali del nevrasse.

NERVO VESTIBOLARE:


Il nervo vestibolare riceve informazioni destinate al controllo dell'equilibrio: provenienti dai canali semicircolari del sacculo e dell'utricolo. Questo apparato recettoreli è contenuto nella parte posteriore del labirinto.
I tre canali semicircolari (superiore, posteriore, inferiore) contengono una cresta ampollare fatta di cellule sensoriali sensibili agli spostamenti angolari della testa. L'utricolo e il sacculo contengono le macule otolitiche fatte di cellule sensoriali sensibili all'azione della gravità; ci consentono di ritrovarci nello spazio in rapporto al piano orizzontale.
Le fibre nervose che provengono da queste formazioni hanno il proprio corpo cellulare nell'interno del ganglio di Scarpa, sul fondo del condotto uditivo interno. Il nervo vestibolare è parallelo ed accostato al nervo cocleare fino al tronco cerebrale (in particolare a livello dell'angolo ponto-cerebllare). Il raccordo avviene nei nodi vestibolari bulbari sottostanti il pavimento del IV ventricolo. Nel tronco cerebrale si stabiliscono connessioni successive e multiple con i nuclei oculo-motori, i nuclei grigi, il cervelletto, il talamo fino alla corteccia parietale

SEGNI E SINTOMI DEL NERVO VESTIBOLARE


• La vertigine.

È una sensazione sgradevole di rotazione del mondo esterno; è bene precisare se detta rotazione avviene in senso orario, anti-orario, talvolta verticale. La vertigine può accompagnarsi a vomito e nausee; viene provocata od accentuata dai movimenti del capo, mentre recede se si rimane in immobilità assoluta.
• La perdita di equilibrio può essere più o meno intensa ed è caratterizzata dalla tendenza alla caduta o dall'attrazione verso un lato.
• La deviazione degli indici: ad occhi chiusi con tronco e testa ben fermi le dita tese a braccia tese tendono a deviare lentamente ed in senso orizzontale verso un lato.
• Il nistagmo costituisce il segno principale del coinvolgimento del vestibolo. Facendo volgere lo sguardo a destra, sinistra, in alto ed in basso, i globi oculari battono ritmicamente in una successione di deviazioni lente-seguite da scosse più rapide di richiamo.
Il senso della deviazione lenta dà il lato leso, ma convenzionalmente un nistagmo è definito dal senso della scossa rapida; a volte la successione delle scosse è rotatoria, oraria o antioraria.

Un nistagmo si definisce dunque per:
— il suo senso (scossa rapida) a destra, a sinistra, antioraria, oraria;
— la sua direzione (orizzontale, verticale, rotatoria, multidirezionale).


                                                                 Le prove vestibolari strumentali.
• La stimolazione calorica: è ottenuta per istillazione di acqua nel condotto uditivo esterno, fredda o calda (30 o 44 gradi).
Con l'acqua fredda la stimolazione provoca un nistagmo battente dal lato opposto (scossa rapida); con l'acqua calda il nistagmo si inverte.
• La prova rotatoria su poltrona girevole: all'arresto brusco di questa, si ha un nistagmo che batte nel senso opposto alla rotazione.
• L'elettronistagmografia: si tratta di un esame che permette la registrazione e la quantificazione delle risposte alle stimolazioni vestibolari.


                                                              La sindrome vestibolare periferica.
Essa risulta da una disfunzione dell'orecchio interno o del nervo vestibolare fino ai nuclei bulbari.
Essa è evidenziabile per:
— l'intensità delle vertigini con vomito;
— l'importanza dello squilibrio lateralizzato dal lato leso;
— l'evidenza del nistagmo in generale orizzontale-rotatorio, battente dal lato opposto alla lesione;
— la deviazione degli indici dal lato leso;
— l'ineccitabilità o l'ipoeccitabilità calorica dal lato leso.
Le principali cause della sindrome vestibolare periferica:
— le lesioni del labirinto (otiti, malattia di Meniere);
— la lesione del tronco del nervo (neurinoma dell'acustico);
— la lesione dei nuclei bulbari (sindrome di Wallemberg).