il nervo ottico come si presenta,anatomia e caratteristiche

Ci sono dodici paia di nervi cranici. I loro nuclei, ad eccezione del nervo olfattivo e del nervo ottico, si trovano situati nel tronco cerebrale. Per questo il loro studio presenta un grandissimo interesse per la topografia della lesione intrassiale; inoltre il loro tragitto dal tronco fino al territorio corrispondente, permette la definizione di certe sindromi topografice extra-assiali.

 

 


I recettori olfattivi sono situati nella mucosa nasale e i loro prolungamenti si riuniscono in una ventina di filetti nervosi che attraversano il piano anteriore della base del cranio attraverso piccoli orifizi (lamina cribrosa dell'etmoide) per formare il nervo olfattivo propriamente detto. La giunzione sinaptica avviene nei bulbi olfattivi destro e sinistro, sottili linguette di tessuto cerebrale, accostate ma indipendenti sulla faccia inferiore del lobo frontale e giacenti sulla base del cranio nella sua parte mediana. La terminazione delle fibre olfattive avviene nell'uncus dell'ippocampo (faccia interna dell'emisfero)
Lo studio clinico dell'olfatto si fa:
— attraverso l'interrogatorio;
— con la presentazione narice per narice, di sostanze profumate non irritanti che il soggetto deve poter identificare ad occhi chiusi.
L'iposmia o l'anosmia possono osservarsi:

— nelle lesioni mucoso-nasali; . .
— nei traumatismi cranici che hanno leso la base del cranio;
— nei tumori della base (meningioma della doccia olfattiva, tumori frontali).


Il nervo ottico è stato descritto in questo articolo:LE VIE OTTICHE


A ciascun globo oculare sono attaccati sei muscoli che permettono i movimenti nell'orbita. Si tratta dei quattro muscoli retti e dei due muscoli obliqui

i muscoli dell'occhio

A ciascun globo oculare sono attaccati sei muscoli che permettono i movimenti nell'orbita. Si tratta dei quattro muscoli retti e dei due muscoli obliqui

MUSCOLI DEI MOVIMENTI OCULARI

— retto esterno: abduzione del globo oculare.
— retto interno: adduzione del globo oculare.
— retto superiore: elevazione del globo oculare.
— retto inferiore: abbassamento del globo oculare.
— grande obliquo: abbassamento del globo oculare.
— piccolo obliquo: elevazione del globo oculare.

Da notare che i movimenti delle palpebre hanno una doppia innervazione:
— elevazione della palpebra superiore tramite il terzo paio.
— chiusura delle palpebre (orbicolare delle palpebre) tramite il nervo facciale (7°). Il parallelismo degli assi dei due occhi permette i movimenti coniugati dello sguardo e definisce le funzioni della lateralità (destra e sinistra), .della verticalità (verso l'alto e verso il basso) e della convergenza.
I muscoli dei due occhi che agiscono in senso inverso sono chiamati antagonisti. I muscoli dei due occhi che agiscono nel medesimo verso (ad esempio la lateralità dello sguardo verso destra) sono chiamati muscoli sinergici (retto esterno destro e retto interno sinistro).
La perfezione dei movimenti coniugati degli occhi, è resa possibile grazie a vie nervose di associazione tra i diversi nuclei dei nervi oculo motori. Queste vie, riunite nella piccola banda longitudinale posteriore costituiscono veri centri di coordinazione dei movimenti oculari.


CONSEGUENZA DELLA PARALISI DEI MUSCOLI OCULO-MOTORI

■ Lo strabismo.
Se un muscolo è paralizzato il globo oculare è deviato per l'azione del muscolo antagonista sano. Si dice che egli ha uno strabismo interno o convergente (deviazione verso l'interno del globo oculare), o uno strabismo esterno o divergente (deviazione in fuori del globo oculare).

■ L'escursione dell'occhio leso.
Essa è limitata o nulla nel senso dell'azione del muscolo paralizzato. Si esamina domandando al paziente di seguire con gli occhi le dita dell'esaminatore (senza muovere la testa).

■ La diplopia.
È l'impressione visiva di uno sdoppiamento delle immagini (come attraverso un prisma). Essa corrisponde alla perdita di parallelismo degli assi dello sguardo. La diplopia è detta:
— orizzontale: quando le due immagini sono spostate l'una a fianco dell'altra;
— verticale: quando le due immagini sono spostate;
— obliqua in certi casi;
Quando lo spostamento delle due immagini è moho modesto, il soggetto può non vedere doppio ma avere una sensazione di visione sfumata, di mancanza di nitidezza. Inconsciamente, il soggetto può assumere una posizione leggermente anormale della testa che tenta di compensare la deviazione dell'occhio paralizzato. In tutti i casi la diplopia scompare quando il soggetto chiude uno dei due occhi indifferentemente e manca quando uno dei due occhi è cieco (così si può vedere doppio con un solo occhio).
La diplopia può sparire spontaneamente quando persiste insieme un importante Strabismo (annullamemo di una delle due immagini a livello cerebrale). Non c'è mai diplopia negli strabismi concomitanti congeniti.


Ricerca del muscolo paralizzato in presenza di una diplopia.

— Se lo strabismo è nullo o poco visibile, è spesso difficile sapere quale delle due immagini percepite dal paziente corrisponde all'occhio paralizzato. Ci si rivolge allora all'esame oculistico

■ Esame del bicchiere rosso.
Per convenzione un bicchiere rosso è posto davanti all'occhio destro e il soggetto è pregato di descrivere gli spostamenti relativi dell'immagine colorata, in rapporto all'immagine di colore normale vista dall'occhio sinistro

test per la prova di lancaster

IL TEST DI LANCASTER NELLO STUDIO DELLA DIPLOPIA


È più complessa ma più precisa. Il paziente porta un bicchiere rosso davanti ad un occhio, un bicchiere verde davanti all'altro. Un indice luminoso rosso è spostato in più punti del campo visivo. Questo indice è percepito solo dall'occhio «portatore» del bicchiere rosso (il bicchiere verde annulla la luce rossa). Si domanda allora al paziente di proiettare con l'aiuto di una pila uno «spot» di luce verde che gli non può naturalmente vedere con l'occhio «verde» (per le stesse ragioni) e di farlo coincidere con l'immagine rossa che egli vede con l'altro occhio. Normalmente la sovrapposizione è esatta. In caso di paralisi oculo-motrice, la deviazione delle due immagini appare nettamente all'osservatore anche se l'osservatore non ne ha coscienza.
Il rilevamento delle deviazioni è fatto su uno schema a quadri. Il tipo della deformazione di questo rilevamento, permette di definire con esattezza il muscolo o i muscoli paralizzati.


■ Cause comuni.
— lesioni tumorali del tronco cerebrale (glioma, metastasi);
— le meningiti e le emorragie meningee;
— le lesioni tumorali ossee e della dura madre della base del cranio (metastasi, meningiomi);
— insufficienza circolatoria vertebro-basilare transitoria o definitiva;
— l'encefalopatia etilo-carenziale di Gayet-Wernicke;
— il diabete;
— le lesioni orbitali.

■ Cause caratteristiche di alcuni nervi.

• Per il terzo nervo cranico
— L'impegno temporale secondario all'ipertensione endocranica (il terzo nervo cranico si trova schiacciato nel suo passaggio attraverso la fessura di Bichat).

Gli aneurismi della terminazione della carotide interna e della comunicante posteriore (il terzo nervo cranico decorre a contatto con questi vasi).

Per il sesto nervo cranico:
— la frattura della rocca.
■ Un numero importante di paralisi oculo-motorie resta di causa sconosciuta (circa il 20%).