Quando il funzionamento dei centri e delle vie nervose nella motilità è alterato per qualche meccanismo appaiono delle anomalie nel comportamento motorio della persona.

Ogni anomalia  rappresenta un sintomo o segno di ciascuna malattia.L'insieme di più sintomi produce quella che viene comunemente definita "sindrome"

Di seguito parleremo di alcuni dei più frequenti sintomi e segni di malfunzionamento del sistema nervoso:

 

1) SINDROME PIRAMIDALE:

Con questa terminologia si va ad indicare quella sindrome di tipo motorio centrale che comprende:

a) un deficit paralitico con emiplegia,paraplegia più o meno importanti .

b) disturbi del tono con ipotonia completa ed abolizione dei riflessi osteo-tendinei,oppure una ipertonia spastica che rappresenta l'aspetto più frequentemente osservato nella sindrome piramidale.Questa ipertonia detta anche classica aumenta con il grado di stiramento del muscolo ed ha tendenza a ritornare al suo livello quando il medico allenta la trazione del tutto..

Quando la spasticità è modesta la si può evidenziare notando che la corsa e il salto su un solo piede riescono ma con estrema rigidità e una diminuzione dell'ampiezza;solo dopo una marcia prolungata il paziente trascina una gamba.

d) modificazione dei riflessi osteo-tendinei che risultano sproporzionati,vivaci e diffusi ad altri settori muscolari,policinetici(cioè che si ripetono parecchie volte per una sola stimolazione).

e) modificazione dei riflessi cutanei soprattutto quello plantare dove esso si presenta in estensione(segno di babinsky) che risulta predittivo di una sindrome piramidale.

e)sindrome pseudo bulbare.Nella lesione bilaterale dei nervi cranici si possono osservare disturbi alla deglutizione con reflusso in alto verso il naso per contrazione patologica del palato,oppure disturbi ad articolare le parole con disartria e parola pastosa,con disturbi della fonazione e con la comparsa di un pianto spasmodico.

f )deficit motorio che interessa soprattutto la faccia(paralisi facciale di origine centrale che spesso è incompleta e predomina nella metà inferiore del viso,infatti la chiusura degli occhi è raramente impedita).

Un dato semiologico caratteristico è la dissociazione automatico-volontario che distingue la lesione centrale.

La natura periferica di una sindrome motoria, implica che le lesioni si trovino nel secondo neurone della motilità, cioè sulla via finale comune. La semeiologia evidenzia:
• Una paralisi caratteristica per la sua topografia: un muscolo o un gruppo di muscoli innervati da uno o più neuroni;
• Un'ipotonia: si dice che la paralisi è flaccida. :
• Un 'abolizione dei riflessi osteo-tendinei.
• Un'atrofia dei muscoli paralizzati (amiotrofia) che compare dopo qualche settimana.
• In certi casi delle fascicolazioni: contrazioni involontarie di qualche fibra muscolare, visibili ad occhio nudo, che scompaiono rapidamente e non provocano lo spostamento dei segmenti dell'arto interessato.
• La conservazione della «contrazione idiomuscolare» (contrazione involontaria contenuta con la percussione del muscolo).
• Segni elettromiografici caratteristici: diminuzione del numero delle unità motorie che spiega la riduzione dei potenziali nel tracciato, l'accelerazione sotto sforzo (ogni unità motoria residua deve «battere» più rapidamente per compensare l'assenza di altre unità.

Essa si osserva nelle affezioni del muscolo, al di fuori di qualsiasi lesione nervosa, è caratterizzata da seguenti sintomi:
• Mancanza di forze di certi muscoli o gruppi muscolari la cui topografia non ubbidisce a quella della distribuzione nervosa;
• L'atrofia muscolare con zone di ipertrofia o più esattamente di pseudo ipertrofia legate alle modificazioni sclerotiche del muscolo.
• La conservazione dei riflessi osteo-tendinei.
• L'abolizione della «risposta idiomuscolare».
• Segni elettromiografici caratteristici (aspetto irregolare dei potenziali, tracciato anormalmente ricco in unità motorie per uno sforzo moderato, segno di reclutamento spaziale.

Esse indicano delle lesioni dei nuclei grigi-centrali (striato, pallido, locus niger, corpo di Lyus, ecc.).
■ La sindrome Parkinsoniana.
Essa è stata studiata più dettagliatamente a proposito della malattia di Parkinson; è dovuta a lesioni del locus niger e comprende:
• L'acinesia.

L'ipertonia «plastica» «a tubazione di piombo» perché è avvertitia dall'esaminatore durante i movimenti passivi, come una resistenza permanente che fissa i segmenti nella posizione imposta. In più essa cede per «scatti» come una ruota dentata.
• Il tremore: è un tremore a riposo; si tratta di un movimento alternato regolare, assai lento (sei cicli al secondo) che scompare o s'attenua durante il movimento volontario ed aumenta con l'emotività del soggetto; esso è completamente soppresso durante il sonno.
• Il disturbo dell'adattamento pasturale con tendenza alla caduta all'indietro. Questi quattro sinonimi spiegano le gravi conseguenze funzionali della deambulazione, sull'equilibrio, sulla parola, sulla scrittura, osservati nella malattia di Parkinson.
■La sindrome coreica.
Si osserva nelle lesioni dello striato. Essa comprende:
• Dei movimenti coreici, aumentati dal movimento volontario e dalle emozioni che scompaiono durante il sonno.
• L'ipotonia.
■ L'emiballismo.
Esso è dovuto a lesioni gravi, in genere emorragiche, del corpo del Luys; si tratta di movimenti involontari, bruschi e molto ampi.

Alle tre grandi divisioni filogenetiche del cervelletto corrispondono i principali tipi di turbe che si osservano nella sindrome cerebellare:
— archeo-cerebellum: disturbi della stazione eretta;
— paleo-cerebellum: disturbi della marcia e dell'adattamento di posizione;
— neo-cerebellum: disturbi della coordinazione del gesto.
Gli elementi semeiologici della sindrome cerebellare sono:
• L'ipotonia: la mobilizzazione passiva e l'oscillazione dei segmenti sono aumentati con un ritardo dell'ammortizzamento.
• L'ipermetrta: il movimento va oltre l'obbiettivo e una correzione dell'ampiezza ne consegue, essa stessa spesso ipermetrica finché il segmento dell'arto s'immobiliz-za sull'obbiettivo.
• L'asinergia: è la conseguenza di una organizzazione patologica della tensione reciproca dei muscoh agonisti e antagonisti che assicura nella normalità l'armonia dei movimenti.
• L'adiadococinesia: è l'incapacità di eseguire correttamente movimenti alternati rapidi.
Tutti questi elementi permettono di comprendere le principali anomalie del comportamento motorio del cervelletto:
— marcia instabile, da ubriaco, divaricando le gambe per ampliare il poligono di mantenimento dell'equilibrio, e le braccia per essere bilanciati;

instabilità della posizione in piedi, a piedi uniti, con oscillazione ben visibile a livello dei piedi. La chiusura degli occhi non aggrava il disturbo;
l'ipermetria: nelle prove dito-naso, dito-orecchio, tallone-ginocchio, nei casi più gravi il disturbo causa il grande tremore intenzionale del cervelletto;
disturbo della scrittura che è irregolare, alta, debordante i limiti abituali della grafia;
disartria cerebellare: la voce è scandita, tonante, mal coordinata e nell'insieme affievolita.